DAR TUSCIA
Il riad nel suo complesso è molto grazioso. Le camere sono carine e pulite anche se vivibili con disagio: per esempio sia nella stanza che nel bagno manca un qualsiasi tipo di appendino, l’illuminazione è scarsa e non c’è un tavolo o un punto di appoggio per scrivere. Anche la parte comune, consistente nel cortile-hall, pur dalla piacevole apparenza, è fredda e mal illuminata. In compenso il collegamento Internet wifi gratuito è perfetto.
Il breakfast è senza fantasia, orientato esclusivamente sul dolce (e non c’è verso di avere qualcosa di non dolce) e apparecchiato approssimativamente (mancano sempre la forchetta e un tovagliolo, anche di carta, che bisogna regolarmente richiedere).
È possibile cenare in casa; i piatti però sono scarsi e al di sotto della mediocrità.
La mancanza principale in questo riad è comunque la comunicazione. Basterebbe poco per indicare con un foglietto di consigli il bizzarro funzionamento dell’apparato di condizionamento, fornire l’indirizzo in arabo da mostrare ai tassisti e un piccolo grafico del percorso per raggiungere il riad dal punto in cui si sbarca dal taxi, che sono poche decine di metri, ma in un labirinto nel quale immancabilmente per le prime volte ci si perde.
Il personale è amabile ma nessuno parla sufficientemente bene una lingua europea (perfino il francese è scarso) per cui la comunicazione diventa un problema.
Nell’insieme tuttavia il rapporto prezzo-qualità è abbastanza equilibrato.