Nessuna sorpresa all'arrivo: l'albergo è veramente estremamente spartano, come viene descritto nel proprio sito dai proprietari Laura e Renato. Le camere, veramente essenziali, sono però davvero a qualche metro dall'acqua, ed il ristorante , addirittura sulla spiaggia. Vi serviranno solo due costumi e qualche tshirt, le scarpe potete lasciarle a casa. Potete lasciare a casa anche l'Autan, in 15 giorni mia moglie ed io non abbiamo avuto nemmeno la più piccola puntura di insetti! Non ci sono petulanti bimbi in cerca di caramelle o soldi, ma solo autentici bambini del vicino villaggio di Bwejiu che giocano tra di loro o seguono le mamme che vanno a pescare o a raccogliere le lumachine per i loro pasti. Laura e Renato non vi imporranno nulla, ma, a richiesta, vi potranno organizzare interessanti escursioni.Non dimenticate di portare con voi delle buone letture e le creme solari.
Il ristorante, che non è compreso nel prezzo dell'abergo, è aperto dalle 11 del mattino alle 10,30 della sera ed è sicuramente uno dei migliori dell'isola, ma preparatevi ad attendere con calma di essere serviti; ne varrà la pena: si mangia a lume di candela, pochi tavoli, ospiti molto discreti, solo pesce e crostacei rigorosamente pescati la mattina e un prezzo veramente ragionevole.
Lo staff, dalla cucina ai manutentori, fino ai guardiani Masai è gentilissimo.
Una bella vacanza, fuori dai circuiti convenzionali, su una delle ultime spiagge "quasi intatte" di zanzibar.